martedì 13 luglio 2010

Sensazioni e pensiero

Ho sensazioni di niente e di una massa indefinita
di persone e di cose, di tanto sentire,
di tanto pensare pensare pensare.
Ma il pensiero mi sfugge, non so chi o cosa sia.

Il pensiero – il mio, almeno - non agita pensieri,
né li cerca né li trova né li guarda né li lascia guardare.
E se il fremere delle sensazioni pulsa alle sue porte
-da dentro, da fuori, è lo stesso- il suo segreto si addensa.

Le serrature si oppongono inerti se cerchi dentro il pensiero,
gelosamente nascondono l’ignoto come in uno scrigno.
Il pensiero trascende il pensare e l’oggetto del pensare:
entità fatta di vuoto, meglio: dello spazio di Dio

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cosa significa "spazio di Dio". Prego, qualche parola in più, Adalgisa

Ausilia ha detto...

Per spazio di Dio intendo la mia interiorità disponibile a ricevere tutti gli impulsi della grazia, e cioè di quello che Dio mi dona momento per momento. A volte quello che mi dona non mi piace, ma, tenendo ferma la disponibilità, anche ciò che è negativo si trasforma in positivo. Anzi la vera disponibilità (lo spazio vuoto in cui Dio può entrare con ciò in cui si fa presente)non distingue tra positivo e negativo; è abbandono fiducioso. Ausilia (Scrivimi pure).

Joelle ha detto...

Come gli uccelli del cielo e i gigli del campo....